giovedì 27 ottobre 2016

Step 07 - I colori nel cinema

I colori sono un mezzo di comunicazione molto potente e immediato, dunque fondamentale nel mondo del cinema, sia in termini di titolo del film, ma soprattutto per quanto riguarda scenografia, costumi e morale.

IL GRIGIO…

… nei titoli

L'aereo su cui viaggia un gruppo di lavoratori di un oleodotto precipita in Alaska e i pochi sopravvissuti, tra i quali il protagonista Ottway, si ritrovano a dover lottare tra la vita e la morte in un ambiente ostile e in balìa di un branco di lupi. Il titolo per molti si riferisce al colore del pelo dei lupi, ma per molti altri rappresenta invece l’atmosfera del film, cupa e triste, in quanto si pensa che la storia del protagonista possa simboleggiare “il purgatorio in vita”.


Locandina del film.

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50 Shades of Grey
Anastasia Steele è una giovane studentessa universitaria vicina alla laurea in Letteratura Inglese. Quando le capita di sostituire l’amica Kate, direttrice del giornale universitario, in un'intervista a Christian Grey, ricco uomo d'affari, Anastasia accetta. Durante l'intervista non si limita alle domande suggerite dall'amica, incuriosendo così Christian. I due cominciano a incontrarsi, ma Anastasia si rende conto che Christian è un uomo oscuro, il cui apparente splendore nasconde una persona piena di segreti, ma soprattutto che ha gusti erotici decisamente singolari.
Il titolo allude immediatamente alle numerose sfaccettature dell’oscura personalità di Christian Grey, ma non bisogna trascurare il fatto che sia un gioco di parole che indica una situazione poco chiara, esattamente come la relazione tra i due protagonisti.


Una delle locandine del film.

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… come sfondo della storia

Blind Shaft è un film cinese che illustra in  diretta la realtà di una regione mineraria della Cina settentrionale. Fu molto difficile girarlo, a causa anche dell’ostilità delle autorità cinesi, essendo una denuncia sullo sfruttamento dei lavoratori delle miniere.
Poiché si tratta di miniere di carbone è immediato il rimando al colore grigio, e in particolare a una gradazione scura dello stesso, come l’antracite, colore del carbon fossile.

--> Trailer
Una scena del film.

… nelle palettes

Il colore grigio è presente nelle palettes di moltissime pellicole cinematografiche, di seguito ne sarà presentata una selezione.

A partire dai film di animazione possiamo trovare colori freddi, e dunque anche il grigio, in Frozen, storia di Anna, che insieme a Kristoff e alla sua renna Sven, intraprende un viaggio alla ricerca della sorella Elsa, la Regina delle Nevi, per riuscire a porre fine al glaciale incantesimo che intrappola un intero regno in un profondo inverno.

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Locandina del cartone animato e
palette dello stesso.

Per quanto concerne il grande cinema, in ordine temporale si riscontrano il Satyricon di Fellini (1969), ripreso dall’omonima opera dello scrittore latino Petronio Arbitro. I protagonisti sono Ascilto ed Encolpio, due giovani scapestrati romani che vivono di espedienti nella Roma imperiale, simbolo della decadenza morale dei tempi. La presenza del grigio si può ricondurre sia all’epoca di ambientazione, sia a quella di produzione e poi sicuramente al fatto che si descrivono comportamenti e eventi alquanto ambigui e in questo senso “oscuri”.



Scena tratta dal film e relativa palette.

Nel colossal Titanic (1997) è narrata un'epica storia d'amore che ha come sfondo il viaggio inaugurale del transatlantico britannico Titanic, orgoglio della White StarLine, che portò alla morte più di 1500 persone nel Nord dell’ Atlantico, nella notte tra il 14 e il 15 aprile 1912. I colori freddi sono tipici dell’ambientazione del film, appunto l’oceano Atlantico, e al contempo il grigio può simboleggiare la tristezza e la disperazione di un amore distrutto dal terribile naufragio, quello tra i protagonisti, Rose e Jack.

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Scena tratta dal film e relativa palette.

Leonardo Di Caprio in Inception (2010) è Dom Cobb, abile ladro, il migliore al mondo quando si tratta di rubare preziosi segreti dal profondo del subconscio. Ciò gli ha permesso di “scalare le vette” dello spionaggio industriale, rendendolo ricercato in tutto il mondo.  Il grigio deriva sia dai grattacieli di metropoli quali Tokyo e Los Angeles, due delle città in cui sono avvenute le riprese del film, e poi si può in qualche modo ricondurre al “mistero” che sta dietro all’attività del protagonista.

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Scena tratta dal film e relativa palette.

Immagini da:
http://film-palettes.tumblr.com/
http://www.comingsoon.it/
www.wikipedia.com
http://venerdicinema.altervista.org

Step 06 - I colori nella scienza

Johann Heinrich Lambert (1728 - 1777) è un matematico, fisico e filosofo. Egli elaborò un diagramma cromatico basato su rosso, giallo e blu, cioè i colori della sintesi sottrattiva, e inventò il primo strumento per mescolare le luci colorate, diventando forse il primo studioso a intuire sintesi additiva e sottrattiva. Nel 1772 costruisce il modello Farbenpyramide, cioè una piramide a più livelli alla cui base si trovano i colori scuri e all'apice quelli chiari. Dall'immagine sottostante è possibile identificare il colore grigio, presente in più di una tonalità, tra il terzo e il quarto livello partendo dal basso.


Farbenpyramide
Isaac Newton (1642 - 1727) studiò la dispersione ottica di un raggio di luce bianca che attraverso un prisma di vetro si scompone nei vari colori. Inoltre cambiando la direzione dei raggi colorati con una lente, in modo che convergano in un secondo prisma, egli osservò che si riotteneva la luce bianca, invece isolando un raggio colorato e facendolo passare per un prisma esso rimane invariato. Concluse così che la luce bianca era formata da tutti gli altri colori messi insieme.


Un prisma triangolare colpito da un raggio di luce bianca.

Se però la teoria newtoniana della luce le attribuiva una natura corpuscolare, il fisico Christiaan Huygens (1629 - 1695) ne sosteneva una ondulatoria, affermando che la luce si diffonde nell'etere sotto forma di onde. Solo due secoli dopo, "grazie al concetto di radiazione elettromagnetica e di fotone della fisica moderna, che compendia entrambe le teorie, attribuendo alla luce natura ondulatoria e corpuscolare al contempo"(1), si supererà il conflitto tra gli assertori delle due teorie. Ed è proprio la radiazione elettromagnetica ad essere il vettore di trasmissione del calore in caso di irraggiamento, ossia di trasferimento nel vuoto o attraverso sostanze almeno parzialmente trasparenti.
Rappresentazione dello scambio termico
tra due superfici per irraggiamento.

Così anche nell'ambito della termodinamica si può trovare la presenza del colore in esame, in particolare nello studio dei corpi grigi. Una superficie grigia è una superficie ideale aventi le seguenti proprietà:

- emette ed assorbe radiazione in maniera diffusa, cioè indipendentemente dalla direzione da cui essa proviene;
- le emissività e i coefficienti di assorbimento non dipendono dalla lunghezza d'onda della radiazione.
Il motivo per cui si associa a queste particolari superfici l'aggettivo grigio è il fatto che un oggetto che appare di tale colore ha la caratteristica di assorbire allo stesso modo la luce a tutte le frequenze dello spettro visibile. Sebbene sia i corpi neri che grigi siano ideali, i corpi grigi non assorbono completamente la radiazione ricevuta come i neri, ma in parte la riflettono.

(1) da "Policroma", di Anna Marotta.

Bibliografia:
"Policroma", Anna Marotta
"Trasmissione del calore", Cesare Bonacina, Alberto Cavallini, Lino Mattarolo, CLEUP
Appunti personali del corso di Termodinamica e Trasmissione del calore.
Immagini:
www.wikipedia.com

mercoledì 19 ottobre 2016

Step 05 - I colori nella musica

Spectrum
Florence + The Machine

When we first came here,
We were cold and we were clear,
With no colors on our skin,
We were light and paper-thin.
And when we first came here,
We were cold and we were clear,
With no colors on our skin,
Til you let the spectrum in.

Say my name,
And every color illuminates,
We are shining,
And we'll never be afraid again.

Say my name!
As every color illuminates!
We are shining!
And we'll never be afraid again!
Say my name!
As every color illuminates!
We are shining!
And we'll never be afraid again!

And when we come for you,
We'll be dressed up all in blue,
With the ocean in our arms,
Kissing eyes and kissing palms.
And when it's time to pray,
We'll be dressed up all in
grey,
With metal on our tongues,
And silver in our lungs.
Say my name,
And every color illuminates,
We are shining
And we'll never be afraid again.

Say my name!
As every color illuminates!
We are shining!
And we'll never be afraid again!
Say my name!
As every colour illuminates!
We are shining!
And we'll never be afraid again!

And when we come back we'll be dressed in black!
And you'll scream our names aloud!
And we won't eat and we won't sleep!
We'll drag bodies from their graves!
So say my name,
And every color illuminates,
And we are shining,
And we'll never be afraid again,
Say my name,
As every color illuminates.

Say my name!
As every color illuminates!
We are shining!
And we'll never be afraid again!
Say my name!
As every color illuminates!
We are shining!
And we'll never be afraid again!

Say my name!
We are shining!
Say my name!
Say my name!
And we'll never be afraid again!

Florence and the Machine è un gruppo musicale britannico, fondato dalla cantante Florence Welch. Il genere più rappresentativo della band è certamente l'Indie rock, ma non è l'unico (per aver maggiori indicazioni a riguardo si visiti la pagina Wikipedia). "Spectrum" è il quarto singolo del loro secondo album, Ceremonials, interamente prodotto da Paul Epworth, che aveva già lavorato all'album di debutto della band. 

--> Sito web del gruppo musicale
--> Video di "Spectrum"

Sitografia:
www.wikipedia.it
www.florenceandthemachine.net
www.angolotesti.it (testo della canzone)

Step 04 - I colori nel mito

Mitologia greca e romana

Giove di Smirne 250 d.C.,
Museo del Louvre, Parigi
Il grigio è presente nel mito antico in diverse divinità. Eros, dio dell’amore, nell’arte greca veniva descritto come un giovane alato, dagli occhi bendati e con in mano un fiore o un arco e frecce d’argento, e quindi di un grigio brillante, con cui colpiva nel petto gli dèi e gli uomini. Questa visione del dio cambiò poi nel mito romano, in cui diventò un ragazzino dispettoso e paffuto.

Anche l'ègida(dal latino aegis, a sua volta calco del greco aigís), scudo di Zeus e capo indossato da Atena, da un'opera di Eschilo si è ipotizzato che in origine fosse immaginata come una nube tempestosa, e in particolare il cerchio di nubi che si addensa sulla testa di Zeus al momento del tuono divino. Dunque una nube tempestosa immediatamente riconducibile a un grigio scuro, intenso, denso.
E grigio è anche il delfino che accompagna il Dio del mare, Poseidone per i Greci e Nettuno per i Romani, divinità maestosa, con la barba, sempre raffigurato impugnante un tridente.


Mitologia cinese
In Cina grande importanza viene data alla figura del saggio e nel mito antico si può trovare il dio della longevità, Shoushing, il quale mangiando delle pesche magiche ottenne l’immortalità. Viene raffigurato come un vecchio che porta due pesche ed è immediato il collegamento tra anzianità e grigio.


Mitologia norrena

Thor raffigurato sul suo carro
mentre brandisce il martello Mjöllnir
(dipinto di Mårten Eskil Winge, 1872)




Nella mitologia norrena, Hel o Hella (tradotto a volte come Nascosto altre volte come Morte) è la dea degli Inferi, figlia di Loki, dio dell'inganno, e di Angrboða, una gigantessa. Hel viene descritta come una donna in qualche modo duplice: con metà viso nero o cadaverico, dunque grigiastro, e l'altra metà normale.

Un altro riferimento al colore grigio si ha poi nella figura di Thor, una delle principali divinità scandinave, noto come il dio del tuono. La sua forza, infatti, era aumentata da tre oggetti, di cui due metallici, che non abbandonava mai e che lo rendevano quasi invincibile: una cintura che raddoppiava la forza di chi la indossava, un paio di guanti di ferro e il leggendario martello Mjöllnir, strumento usato per colpire i mostri e i nemici.

Immagini: da www.wikipedia.com.

domenica 16 ottobre 2016

Step 03 - I codici del colore

Il grigio esiste in diverse tonalità, e in particolare l'occhio umano ne distingue in modo nitido 16. All'interno dei numerosi cataloghi disponibili è dunque presente con più di un codice associato, ognuno a una diversa gradazione.

Nel sistema esadecimale per esempio il colore grigio ha coordinate #808080, mentre nel modello RGB (Red, Green; Blue), il quale è di tipo additivo e si basa sui tre colori rosso, verde e blu, il codice è (128;128;128) e, infatti, il grigio si ottiene dalla miscelazione in parti uguali dei tre colori. Nella quadricromia CMYK (Cyan, Magenta, Yellow, Key Black) ha codice (0; 0; 0; 50). Nell'HSB (Hue Saturation Brightness), metodo additivo di composizione dei colori usato nel mondo digitale, il grigio è (0°; 0%; 50%), avendo tonalità 0°, saturazione 0% e luminosità 50%.

Nella scala RAL, usata nell'ambito delle vernici e dei rivestimenti, sono contemplate ben 38 diverse tonalità di grigio. Queste sono identificate con un codice a quattro cifre, in cui la prima indica la gradazione principale e per il grigio è 7. Le codifiche sono le seguenti (dove il numero è preceduto da RAL):

7000
Grigio vaio
7015
Grigio ardesia
7036
Grigio platino
7001
Grigio argento
7016
Grigio antracite
7037
Grigio polvere
7002
Grigio olivastro
7021
Grigio nerastro
7038
Grigio agata
7003
Grigio muschio
7022
Grigio ombra
7039
Grigio quarzo
7004
Grigio segnale
7023
Grigio calcestruzzo
7040
Grigio finestra
7005
Grigio topo
7024
Grigio grafite
7042
Grigio traffico A
7006
Grigio beige
7026
Grigio granito
7043
Grigio traffico B
7008
Grigio kaki
7030
Grigio pietra
7044
Grigio seta
7009
Grigio verdastro
7031
Grigio bluastro
7045
Tele grigio 1
7010
Grigio tenda
7032
Grigio ghiaia
7046
Tele grigio 2
7011
Grigio ferro
7033
Grigio cemento
7047
Tele grigio 4
7012
Grigio basalto
7034
Grigio giallastro
7048
Grigio topo perlato
7013
Grigio brunastro
7035
Grigio chiaro



Un'azienda che si occupa principalmente di tecnologie per la grafica, della catalogazione dei colori e della produzione del sistema di identificazione di questi ultimi è la statunitense Pantone Inc..
In questo catalogo il grigio è presente in ben 100 gradazioni, che sono le seguenti:

Cool Gray 1 C
Cool Gray 3 C
Cool Gray 7 C
Warm Gray 10 C
Warm Gray 4 C
Cool Gray 1 CP
Cool Gray 3 CP
Cool Gray 7 CP
Warm Gray 10 CP
Warm Gray 4 CP
Cool Gray 1 U
Cool Gray 3 U
Cool Gray 7 U
Warm Gray 10 U
Warm Gray 4 U
Cool Gray 1UP
Cool Gray 3 UP
Cool Gray 7 UP
Warm Gray 10 UP
Warm Gray 4 UP
Cool Gray 1 XGC
Cool Gray 3 XGC
Cool Gray 7 XGC
Warm Gray 10 XGC
Warm Gray 4 XGC
Cool Gray 10 C
Cool Gray 4 C
Cool Gray 8 C
Warm Gray 11 C
Warm Gray 5 C
Cool Gray 10 CP
Cool Gray 4 CP
Cool Gray 8 CP
Warm Gray 11 CP
Warm Gray 5 CP
Cool Gray 10 U
Cool Gray 4 U
Cool Gray 8 U
Warm Gray 11 U
Warm Gray 5 U
Cool Gray 10 UP
Cool Gray 4 UP
Cool Gray 8 UP
Warm Gray 11 UP
Warm Gray 5 UP
Cool Gray 10 XGC
Cool Gray 4 XGC
Cool Gray 8 XGC
Warm Gray 11 XGC
Warm Gray 5 XGC
Cool Gray 11 C
Cool Gray 5 C
Cool Gray 9 C
Warm Gray 2 C
Warm Gray 6 C
Cool Gray 11 CP
Cool Gray 5 CP
Cool Gray 9 CP
Warm Gray 2 CP
Warm Gray 6 CP
Cool Gray 11 U
Cool Gray 5 U
Cool Gray 9 U
Warm Gray 2 U
Warm Gray 6 U
Cool Gray 11 UP
Cool Gray 5 UP
Cool Gray 9 UP
Warm Gray 2 UP
Warm Gray 6 UP
Cool Gray 11 XGC
Cool Gray 5 XGC
Cool Gray 9 XGC
Warm Gray 2 XGC
Warm Gray 6 XGC
Cool Gray 2 C
Cool Gray 6 C
Warm Gray 1 C
Warm Gray 3 C
Warm Gray 7 C
Cool Gray 2 CP
Cool Gray 6 CP
Warm Gray 1 CP
Warm Gray 3 CP
Warm Gray 7 CP
Cool Gray 2 U
Cool Gray 6 U
Warm Gray 1 U
Warm Gray 3 U
Warm Gray 7 U
Cool Gray 2 UP
Cool Gray 6 UP
Warm Gray 1 UP
Warm Gray 3 UP
Warm Gray 7 UP
Cool Gray 2 XGC
Cool Gray 6 XGC
Warm Gray 1 XGC
Warm Gray 3 XGC
Warm Gray 7 XGC

Alcune aziende adottano una propria classificazione dei colori, e una di queste è l'americana Benjamin Moore, la quale produce vernici. Il grigio è chiaramente una delle tonalità base ed è dunque presente in innumerevoli diverse gradazioni, ognuna delle quali è rappresentata sia da un nome che da un codice. Per esempio ci sono: Edgecomb Gray (HC-173), City Shadow (CSP-60), Stonybrook (1566) etc. Un'altra azienda è la Dulux, e anche in questo caso sono molte le tonalità presenti, identificate sia da un nome che da un codice. Per esempio si trovano: GR1 (Double Bass), GR2 (Yarwood), GR2 (Mallard Grey) etc.. Come si può notare uno stesso codice può corrispondere a più gradazioni, ognuna delle quali è poi identificata dal nome. Queste si possono trovare sul sito dell'azienda, andando a selezionare All colours e poi Greys.

I colori però non sono solo classificati per dipingere pareti o rifinire superfici, ma hanno anche una funzione più "strutturale" e infatti i mattoni della The Belden Brick Company esistono in molteplici tinte, tra cui quaranta grigi, catalogati tramite un codice, un nome o sia un codice che un nome. Tra questi si hanno per esempio: 661 Matt, 8520 e Dapple Grey. Il colore grigio è diventato molto popolare in campo architettonico negli ultimi anni, e per questo ce n'è un'ampia varietà. Analogamente anche la Taylor Clay Production Inc. produce mattoni di più di una tonalità di grigio, e in particolare ce ne sono otto, identificabili con un codice seguito dalla parola Gray oppure semplicemente da un nome, come per esempio il 319 Gray o il Driftwood.